VLADIMIR GESTINI
Nato a Milano nel 1949, e a un anno di
vita la madre
di Pietroburgo lo scopre a dipingere, tra un pasto e l’altro nobil
donne in pose sincere; il problema non è tanto la bellezza del
corpo, bensì la sfiorata allusività della situazione dipinta. Si narra
che il medico allora consultato, parlò di evidente caso di autismo
geniale con attiva compulsione, ossessione verso l’altra sfera. Da
allora sembra, anche grazie a una intensa pedagogia calvinista, il
Nostro non abbia più avuto fenomeni del genere. Il secondo problema è
che rimasto pittore: tale ‘degenerante affezione’ lo avvicina a
Subrosa, mentre sta vagando con il mantello tra i tetti della
città… da allora Subrosa, oltre ad averlo indotto alla decoerenza
fantastica, lo ha sedotto a dipingere sogni e trasgressioni formali. Le
opere cristallizzano prospettive insolite, le cui linee determinano i
rapporti delle anime, lasciando l’apparenza alla fisicità, esaltando la
decoerenza del colore, per poterne cogliere l’altrove assoluto della
luce, oltre le ombre dell’esistenza.
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